sabato 26 aprile 2008

io


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia,chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi,quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuoredavanti all'errore e ai sentimenti.Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,chi e' infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,chi non si permettealmeno una volta nella vitadi fuggire ai consigli sensati.Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna odella pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.

martedì 26 febbraio 2008

ME

cosa dire di me di quello che già non sapete...Nata il 6 maggio 1982 in un paesino di nome San Giuseppe Vesuviano... occhi verdi e capelli castani..fin da piccola sono stata sempre orgogliosa di una cosa ... del mio sorriso... apro gli occhi al nuovo giorno che arriva sempre piena di vita e allegria...figlia di due genitori stupendi Riccardo e Filomena... orgogliosa di avere una fratello come il mio GIUSEPPEBARBATOFOTOGRAFOe tutto il resto fara parte di questo blog... GRAZIE

LA vita


«E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare incidere la tua vita traccia dopo traccia, nessuna è andata persa, tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell'altro, servono ad andare avanti. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c'è niente di meglio al mondo. Pause rewind play e ancora e ancora e ancora. Non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro e se scenderà una lacrima quando le ascolti beh, non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita...»